spuntolab_original_logo
behance_spuntolab
TOP

Architetture da vedere | il viaggio in Emilia Romagna continua

spuntolab architetture romagna

“Per me la materia che compone l’architettura si sublima attraverso l’ordine e la luce ” dice il grande architetto Santiago Calatrava.

 

Ed è proprio immergendoci nelle sue opere che proseguiamo il nostro tour tra le bellezze di un territorio ricco e variegato come il nostro. Scopriamo insieme le architetture da vedere in Emilia Romagna.

 

Reggio Emilia

Tra ponti, autostrade ed alta moda

Detta anche città del tricolore, Reggio Emilia è l’unica città europea ad ospitare un complesso di tre ponti firmati dall’architetto catalano Santiago Calatrava. Dai primi anni Ottanta ad oggi l’archistar ha abbellito città piccole come grandi metropoli, in giro per il mondo. Tra le maggiori realizzazioni ricordiamo la stazione ferroviaria di Zurigo, l’auditorium di Tenerife, il Ponte della Costituzione sul Canal Grande di Venezia, il Ponte del Alamillo a Siviglia, il Turning Torso di Malmo in Svezia.

L’artista spagnolo ci ricorda spesso che che l’architettura nasce per l’uomo: il progettista deve studiarne il corpo, l’anatomia e il movimento, per fare in modo che gli edifici ne rispecchino le proporzioni e la bellezza del gesto. Spetta poi alla tecnica, eccezionale strumento della poetica, capire come tradurre in realtà un’idea progettuale che insegue il miracolo di una architettura naturale, armoniosa come la chioma di un albero, potente come le ali di un uccello in volo.

Lo straordinario complesso di Reggio Emilia infatti, conosciuto con il nome non ufficiale di “Le vele di Calatrava”, racchiude in un’area di 2 km ben cinque grandi progetti, che hanno riqualificato tutta l’Area Nord della città e rappresentano le nuove e monumentali porte di accesso. Viaggiando in auto sull’autostrada A1 è impossibile non notarli! 

migliorare visibilità sul web per vendere

Oltre ai ponti e al casello salta immediatamente all’occhio la nuova Stazione AV Mediopadana che è una delle principali stazioni dell’alta velocità del Nord Italia ed una delle opere architettoniche più guardate d’Europa.

La bellissima struttura è composta da 19  portali diversi tra loro che si alternano generando una forma che ricorda una successione di onde in movimento. Per la sua realizzazione sono state utilizzate circa 14 mila tonnellate di acciaio, quasi una volta e mezzo il peso della Tour Eiffel!

Una volta usciti dall’autostrada ed ammirate queste straordinarie bellezze, ci dirigiamo verso la Collezione Maramotti, a circa due chilometri dal centro storico. La collezione, ideazione del grande fondatore del marchio Max Mara, è un luogo da visitare per vari motivi. Ospita infatti una prestigiosa collezione di arte contemporanea ed è una importante struttura museale. Una splendida ristrutturazione della vecchia fabbrica Max Mara che conserva l’edificio originario trasformandolo in uno dei più bei musei contemporanei d’Europa.

 

L’edificio, progettato dagli architetti Pastorini e Salvarani, risale al 1957 ed è stato convertito – su progetto dall’architetto inglese Andrew Hapgwood – in spazio espositivo nel 2005 dopo il trasferimento dell’azienda in altra sede. Il progetto ha conservato e valorizzato, con gli opportuni adattamenti, alcune idee progettuali originarie: l’essenzialità della costruzione, la flessibilità e versatilità della struttura, la forte relazione fra spazi interni ed esterni, la valorizzazione della luce naturale.

 

La visita al suo interno è accompagnata da preparatissime studiose della Fondazione, che introducono le sale o i periodi artistici più rilevanti, e si prestano alle domande con grande cortesia!

pubblicizzare attività su facebook

Ed ora ci fermiamo per una piccola pausa, attirati dal Parmigiano Reggiano dei ristoranti tipici del territorio, prima di continuare nel nostro percorso tra le architetture da vedere in Emilia Romagna.

Faenza

Non solo ceramiche

Ci alziamo da tavola e riprendiamo il nostro biglietto per l’autostrada alla volta di Faenza dove troviamo la ex sede della Bentini Spa, società di costruzioni. Il progetto architettonico è redatto dallo Studio PIUARCH di Milano, lo stesso studio che alla Milano Design Week di quest’anno ci ha fatto ricordare il disastro ambientale avvenuto qualche mese fa in Trentino Alto-Adige, con la bellissima opera chiamata “La Foresta dei violini”.

L’ edificio faentino si distingue per la linearità e la razionalità. Il paesaggio entra con forza nel bellissimo spazio costruito. Lo fa con i molti elementi trasparenti e con grandi aperture sull’esterno che non delimitano lo sguardo di chi lo osserva e ci lasciano sognare verso l’orizzonte e la meraviglia di questa terra romagnola. E’ sempre magico ammirare la contrapposizione tra questi meravigliosi edifici moderni e il paesaggio circostante!

Se il prospetto nord però risulta completamente vetrato e aperto, per accogliere il verde che incombe, il prospetto sud dell’edificio si presenta molto più chiuso. Come se fosse il diaframma di una macchina fotografica, filtra la luce solare, donando solo una visione parziale di quello che succede all’interno degli uffici.

Finito di ammirare le bellezze di questo edificio ci addentriamo verso il centro storico della bella cittadina, caratterizzato da strutture rinascimentali e neoclassiche, lì dove le architetture contemporanee hanno preso spunto!

Vi è piaciuta questa seconda tappa tra le architetture da vedere in Emilia Romagna?  Visitate il nostro sito, seguite il nostro blog e scriveteci per riflessioni e suggerimenti sulla nostra pagina facebook!

Buon fine settimana!

trovaci

Via San Martino, 13 Bellaria-Igea Marina Rimini - 47814 +39 0541 330 832 info@spuntolab.it
homelavora con noisubscribe to our newsletter
[contact-form-7 id="59" title="Newsletter"]
spuntolab_original_logo
menu