Sulle colline di Vergiano, da ormai quasi cento anni, crescono le vigne del Podere dell’Angelo.
La loro storia comincia nel 1923, quando il bisnonno Angelo decide di dedicarsi alla coltura con fatica, sacrificio e tanta passione. In un’epoca in cui le campagne si spopolano, l’amore per la terra lega saldamente la famiglia alle sue radici e alle tradizioni, ancora oggi perpetuate dai nipoti Angelo e Milena e dai loro figli.
Verso la modernità: la svolta ecosostenibile
In principio era la fattoria.
Inizialmente, al Podere dell’Angelo si coltivavano cereali, si allevavano mucche e vitellini, e solo una parte della tenuta era destinata a vigneti e alla produzione di vino da vendere sfuso.
Oggi i 25 ettari di terreno sono adibiti alla coltivazione di viti, ulivi ed alberi da frutto, con il vino come punta di diamante; ma una cosa è rimasta la stessa, ed è il rispetto per la terra ed i suoi ritmi.
L’imponente stabile che oggi è destinato alla lavorazione del vino è frutto di un progetto partito nel 2009 : una sfida nata nel momento più improbabile, proprio mentre la crisi economica iniziava a mordere, ma che è stata resa possibile dal supporto di un’equipe di esperti e dal contributo economico dei finanziamenti europei. La cantina inaugurata nel 2010 ed è dotata di impianto fotovoltaico a tetto, che le garantisce l’autonomia energetica, e di una vasca di fitodepurazione, grazie alla quale l’acqua depurata può essere reinserita nella rete idrica.
Ma la crescita del Podere non si regge solo sulle innovazioni tecnologiche: la formazione e lo sviluppo delle competenze sono una importante chiave di volta. Per la produzione e il controllo dell’uva l’azienda si avvale di esperti come Alessandro Arlotti, winemaker figlio d’arte che da anni segue in prima persona il vino nei suoi passaggi di stadio.
Anche i figli di Milena e Angelo, Giulia e Giacomo, si stanno preparando a dare il proprio contributo: Giacomo si laureerà a breve in Enologia mentre Giulia ha studiato Marketing. I vini del Podere dell’Angelo
La cantina vanta 12 tipologie di vino imbottigliato che spazia fra bianco, rosso e bollicina (quest’ultima disponibile anche nella versione rosé).
E la vocazione famigliare è fortissima anche qui: molti vini portano il nome dei componenti della famiglia, come Luis, dedicato a Nonno Luigi, il Rubicone Bianco che porta il nome di Nonna Landi, Milly che deve il nome a Milena e Alè, battezzato come l’enologo Alessandro Arlotti.
A prodotti consolidati nel tempo se ne sono affiancati altri più “giovani”: l’obbiettivo principale è che sempre che ognuno abbia la sua impronta caratteristica, che lo renda speciale e riconoscibile come un vino del Podere dell’Angelo.
I vini “di famiglia” del Podere dell’Angelo
Luis, dedicato a Nonno Luigi: il Rubicone Sangiovese IGP nato dall’assemblaggio di uva Sangiovese e Montepulciano, un vino profumato ed equilibrato considerato la punta di diamante fra i rossi.
Landi, il Rubicone Bianco IGP che porta il nome di Nonna Landi e fa da contraltare ideale a Luis: un mix di uve bianche e blanc de noir, un colore tendente al cipria e un profumo che si apre con soavi note di vaniglia.
Milly, dedicato a Milena, un delicatissimo Spumante rosé metodo Charmat, una bollicina dal sapore deciso ma gradevole, ideale per l’aperitivo.
Alè ha il nome dell’enologo Alessandro Arlotti: è uno spumante Brut metodo Charmat di color giallo paglierino, dal profumo fresco e floreale.
I legami con il territorio
E’ Milena a raccontarci della fitta ramificazione di legami che sono alla base del successo del Podere dell’Angelo. Negli anni il Podere si è associato al “Consorzio vini di Romagna” ed è diventato una realtà presente e partecipativa anche nei confronti di associazioni no profit: è sponsor della squadra di pallacanestro in carrozzina “Riviera Basket”, la tenuta è sede operativa dell’associazione di beneficenza “Una goccia per il mondo”. Inoltre, Milena è socia di “Le Donne del Vino”, associazione italiana che riunisce produttrici, vignaiole, ristoratrici, enotecarie e giornaliste.
Questa rete di collaborazioni si è ulteriormente rafforzata negli ultimi anni e si è scelto di creare eventi in loco, sfruttando gli spazi ampi e curati del podere. Si organizzano aperitivi in cantina o, tempo permettendo, in vigna, riscontrando una grande affluenza e successo.
Da quattro generazioni la chiave del successo del Podere dell’Angelo è la forza dei legami: quelli familiari, quelli con il territorio, quelli delle profonde radici che, ben piantate nella terra di Romagna, danno forza alle vigne come alle persone.
