Santarcangelo di Romagna: un borgo tra antico e modernità
Vi voglio dare uno spunto: non di visita di un territorio, ma di esperienza e conoscenza di ciò che lo nutre e lo sostiene. E quanto lo sostiene? Il mio è un invito a riflettere, ma anche a lasciarvi deliziare dalla spontaneità di una terra magnifica… la Romagna.
Se vi è nella Valmarecchia un borgo dinamico, ricco di risorse culturali, umane e naturali, questo è Santarcangelo: situato nell’entroterra romagnolo, centro medievale di origini antichissime, esso può vantare davvero di essere un “polo turistico” di notevole interesse.
Non si ha a che fare con un paesino, ma con un “terrior”, termine francese che forse non ha corrispondenza in nessuna lingua, ma che esprime perfettamente la realtà santarcangiolesca: non un semplice luogo geografico, bensì un sistema complesso fatto di vari elementi. Crocevia di suggestioni, culture e storia.
Santarcangelo di Romagna è prima di tutto da bere e da mangiare. “Rosso Sangue, sul colle di Giove”: il colle su cui si eleva Santarcangelo dà il nome ad un must dei prodotti della Romagna, il Sangiovese. Le aziende come la Casa Battistini, nome storico all’interno del panorama vitinicolo romagnolo, assieme alla Collina dei Poeti, fautore di un Passito considerato uno dei più buoni d’Italia, sono i punti di partenza alla scoperta dei tasselli che compongono un magnifico mosaico di suggestioni. Ancora, una ristorazione viva e dinamica come quella della Sangiovesa, della Trattoria del Passatore e del Ristorante Lazaroun, dove la cucina tipica romagnola fa da padrona contendendosi il primato di clientela con un più moderno ristorante etnico, il Calycanto, senza però nulla togliere alle specialità del Lavatoio Bristot ed alla qualità della Ferramenta Generi Alimentari. E infine le risorse del patrimonio storico/culturale della Rocca Malatestiana e della Torre del Campanone, simboli di Santarcangelo assieme all’Arco Ganganelli.
Luci ed ombre di una città di un fermento unico, fatta di vicoli stretti e sotterranei, ma anche di spazi aperti, grandi silenzi ed ampie vedute. Il sistema museale ( TONINO GUERRA, MUSAS, MET), gli itinerari ed i parchi a tema arricchiscono in maniera eccezionale la polivalenza di Santarcangelo di Romagna: essa si esprime nel sistema delle circa 150 grotte tufacee che compongono un misterioso ed affascinante mondo sotterraneo, e nello stravagante, quasi avveniristico, centro di Mutonia , dove artisti da tutto il mondo si incontrano per creare “opere-cyborg”. All’interno del borgo ci si può imbattere sia in attività all’ultima a moda, che in botteghe di artigianato come la Bottega36. Tradizione e modernità ben si sposano nelle ricorrenti Fiere di Paese, alle quali è collegato un importante flusso turistico che ne conferma ogni anno l’importanza, assieme ad eventi ed iniziative che l’Assessorato al Turismo del Comune elabora in collaborazione con più di 100 attività economiche: i Calici di Stelle ed il Santarcangelo Festival esprimono il desiderio, la voglia e l’apertura di una comunità interessata a coinvolgere turisti e cittadini, grandi e piccini, durante tutto il periodo estivo, e non solo.