Gemmano, piccolo borgo sui colli riminesi, viene denominato “Balcone dell’Adriatico” per le splendide vedute panoramiche sulla Valconca.
Dal centro del paese si possono ammirare la maestosa Rocca di Montefiore Conca e un territorio caratterizzato da una rigogliosa vegetazione, per una vista che toglie il fiato e cura lo spirito.
Un vero tesoro per gli amanti della natura in cui ritrovare le tracce lasciate dal passaggio della Storia. Con le vicende travolgenti della Seconda Guerra Mondiale e della Linea Gotica. Tra i sentieri immersi nel verde, giungiamo alle suggestive grotte carsiche nella vicina Onferno. Piccolo borgo, grandi immagini
Attraversiamo in auto la campagna riminese e percorrendo una strada sempre più ripida ci accorgiamo di essere giunti nel punto più alto della Valconca. È Gemmano e deriva il suo nome da “Gemma in mano”. Quella posta, secondo una leggenda, sull’anello di fidanzamento che un etrusco non fece in tempo a consegnare alla sua amata, essendo in questo luogo ucciso tragicamente da un romano. Anche reperti archeologici e documenti risalenti ad un “fondo geminum” parlano delle antiche origini romane del sito.
Entriamo nel piccolo borgo animato nei cortili dal gioco vivace di bambini e arricchito dalla meravigliosa vista panoramica che si ha da più punti. Il punto di partenza perfetto per trascorrere una bellissima giornata a Gemmano. Veniamo subito rapiti dall’immagine in lontananza della Rocca della città di Montefiore Conca, così vicina ai nostri occhi che pare quasi di poterla toccare. Le mura sulle quali camminiamo sono ciò che rimangono dell’antico castello: un tempo in questa zona ne sorgevano ben tre. Uno per ogni colle di Gemmano, tra cui Onferno e Mazzano.
Dirigendoci verso il centro sembra di entrare in un’unico bel cortile curato, con piccoli giardinetti e panchine, dove riposarsi e respirare l’aria di alta collina.
E poi scorgiamo un bel murales colorato che contrasta con le grandi foto d’epoca in bianco e nero, appese alle pareti delle abitazioni. Un percorso all’interno del paese ci porta a scoprire e a rivivere un tempo passato: grandi immagini per un piccolo borgo segnato dalla Grande Guerra. Il territorio gemmanese è stato, infatti, importante campo di battaglia nella Seconda Guerra Mondiale con il passaggio del fronte nel ’44 e lo sfondamento della Linea Gotica da parte degli Alleati.
Ci spostiamo di 5 chilometri per vedere l’immagine sacra della Madonna di Carbognano, rappresentazione cinquecentesca testimone di una grande devozione e venerazione popolare nei secoli: la piccola Chiesa di Santa Maria di Carbognano, posta nell’omonima località rurale ci affascina anche per l’avvolgente silenzio che la circonda. Dalla Riserva alle Grotte
Proseguiamo la giornata a Gemmano giungendo poi nella località di Onferno, dove un’altra leggenda ci lascia immaginare curiose vicende legate alla toponomastica: pare infatti che Dante Alighieri, dopo aver sostato dal conte Ugolino della Faggiola, si sia rifugiato nelle grotte carsiche di Onferno, in origine chiamato Inferno, e che si sia ispirato alle stesse per scrivere la prima Cantica della Divina Commedia.
Il minuscolo borgo di Onferno, un tempo castello rurale, è inserito nella Riserva Naturale Orientata: 273 ettari tutelati per il valore naturalistico, da esplorare a piedi o in mountain bike, sono costituiti da gessi, calanchi e da un patrimonio floristico con oltre 420 specie e sottospecie. Ci dirigiamo al Museo della Riserva Naturale per approfondire la conoscenza di questo incantevole luogo. Gli innumerevoli e curiosi materiali esposti si riferiscono alla geo-paleontologia e alla zoologia locale: il percorso che si dipana all’interno delle sale è una bella occasione per divertirsi assieme anche ai più piccini.
E se ancora non siamo convinti che i pipistrelli e tutte le misteriose creature che abitano le caverne non sono poi così terribili, allora dalle bellezze paesaggistiche e naturali della Riserva passiamo al fascino e al mistero delle Grotte, il cui Centro Visita è ricavato nell’antica Pieve di Santa Colomba: da qui poi, attraverso uno stretto passaggio, ci caliamo muniti di torcia e scarponi nelle tenebre di un complesso carsico di notevole valore. Accompagnati da una guida esperta concludiamo quest’emozionante giornata a Gemmano alla scoperta del fiumiciattolo sotterraneo che ha scavato queste rocce gessose, dando luogo a cunicoli, stanze, anfratti che si sviluppano nel sottosuolo per circa 750 metri complessivi. Carbognano Sangiovese Doc: il vino dei Romani !
Per chi desidera concludere la giornata a Gemmano con i gusti e i sapori del territorio, sarà felice di sapere che a pochi chilometri sorge la Tenuta Carbognano che realizza un vino d’eccellenza. Il Carbognano Sangiovese di Romagna Doc Superiore è caratterizzato da un color rosso rubino, sentori di prugna e violetta, e un gusto fresco e armonico che parlano di una produzione vitivinicola antica quanto i romani. Le terre su cui sorgono i vigneti della tenuta risalgono all’epoca in cui il podere apparteneva al console Papirio Carbone (II- I sec a.C.), produttore di vino per Roma. Abbinato ai primi piatti, affettati, formaggi e carne ai ferri, rappresenta una tipicità di gemmanese premiata nella Guida Slow Wine 2018.
Halloween Onfernale
Un’occasione imperdibile ed unica di visita alle Grotte è l’evento organizzato dal Centro Visite a fine mese: l’Halloween Onfernale è un appuntamento per grandi e piccini che si svolge nel pomeriggio del 31 ottobre, che ci permetterà di imbatterci con le misteriose creature della notte. Un percorso inedito nelle profonde cavità dei luoghi che hanno ispirato l’Inferno Dantesco, per una festa di Halloween spaventosamente curiosa!
