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Borghi in Romagna | attraverso cascate, vulcani e falò

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Partiamo in questo tour per i borghi in Romagna, con in mano uno dei romanzi più conosciuti della letteratura italiana “ E’ così che a forza di correr dietro a quelle immagini, io le raggiunsi. Ora so di averle inventate. Ma inventare è una creazione, non già una menzogna.”

 

Siamo a Rocca San Casciano, dove Italo Svevo, scrittore d’avanguardia del Novecento italiano, pubblica a sue spese, presso lo Stabilimento Tipografico L. Cappelli, la prima edizione de La coscienza di Zeno. E come Zeno Cosini, anche noi ci immergiamo in un viaggio nei meandri più profondi del nostro inconscio, lasciandoci trasportare dalle bellezze che ci regala questo angolo di Romagna insieme ai suoi borghi.

 

Rocca San Casciano e il Falò

Per quale “Rione” tifi? Verrebbe da chiedersi, mettendo piede in questa bella cittadina tra i Borghi in Romagna, ex capoluogo della Romagna toscana, passata in Emilia Romagna nel 1923.

Rocca San Casciano è un comune collinare del forlivese di quasi duemila abitanti, conosciuto ai più per la sua ricorrenza principe. Tramandata di generazione in generazione dal 1700, la “Festa del Falò” è una manifestazione che attira ogni anno migliaia di visitatori. Due rioni antagonisti, Borgo e Mercato, si danno puntualmente battaglia nella sfida emozionante di due altissimi falò lungo le sponde opposte del fiume Montone. Una delle caratteristiche dei borghi in Romagna è questo forte senso di comunità che caratterizza il territorio, costellato di antiche tradizioni.

Sulla piazza di Rocca è visitabile dall’esterno il Palazzo Pretorio sul cui fianco c’è la seicentesca Torre Civica, con un orologio risalente alla fine del Cinquecento. La Chiesa del Suffragio, dedicata al culto dei morti divenuta un’autentica pinacoteca. Si procede poi verso Ponte Vecchio che segna gli attraversamenti sul corso capriccioso del fiume Montone.

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Ne approfittiamo per visitare, a qualche km dal centro storico l’Abbazia benedettina di San Donnino in Soglio, sulla cui facciata sono presenti dei bassorilievi di epoca romanica raffiguranti i Quattro Evangelisti. Concludiamo il percorso alla volta del Castellaccio, edificato intorno all’anno mille. Attualmente dell’ampio castello originario non rimane altro che la sua robusta torre (maschio del castello), simbolo del paese stesso cui restauro è inserito in ART BONUS. Se sei un mecenate ti consigliamo di visitarlo! Potrai aiutare questo piccolo borgo a valorizzarsi, godendo di benefici fiscali sotto forma di credito di imposta.orghi in Romagna | attraverso cascate, vulcani e falò.

Il Vulcano più piccolo del mondo

Con le parole di una bellissima canzone anche detta “naive melody” dei Talking Heads che dona il titolo ad un film di Sorrentino, ci dirigiamo verso il luogo che risuona con un bel “This Must Be the Place”. Siamo sempre tra i Borghi in Romagna, questa volta a Tredozio, dove un bellissimo murale ci accoglie indicandoci il posto in cui si trova il Vulcano del Monte Busca, il più piccolo del mondo.

Da Rocca San Casciano si prosegue in auto sulla strada SS67, svoltando poi nella SP22 (indicazioni per Tredozio/Modigliana/Faenza) Ed è lì, al km 7+700, in mezzo ad un campo, che si possono vedere le fiamme uscire dal sottosuolo. Queste straordinarie emanazioni di idrocarburi gassosi a contatto con l’ossigeno, rimangono perennemente accese. Un fenomeno davvero unico e suggestivo che non può che lasciarci stupiti ed entusiasti.

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Portico di Romagna, San Benedetto in Alpe e Bocconi

Eccoci ora a Portico di Romagna, che insieme a San Benedetto in Alpe e Bocconi furono per secoli sotto il controllo della repubblica fiorentina di cui conservano ancora oggi i connotati culturali, agrari e urbanistici. Sembra che sia proprio fra questi suggestivi scorci che sbocciò l’amore fra il sommo poeta, Dante Alighieri e Beatrice. Il paese è attraversato dal fiume Montone e a consentirne l’attraversamento, il bellissimo Ponte della Maestà. Se volete soggiornare in un luogo alternativo vi consigliamo di andare “Al Vecchio Convento”, un albergo diffuso dove le camere sono sparse in tutto il paese. Il palazzo nobiliare centrale ospita quelle principali e il ristorante, mentre le altre sono nella torre dell’orologio e nella strada che porta al ponte medievale.

Suggestivo anche il Ponte della Brusia a Bocconi, unico esempio di ponte a schiena d’asino a tre arcate risalente al XIV secolo.

A pochi chilometri c’è invece San Benedetto in Alpe, patria delle rinomata Cascata dell’Acquacheta, meta turistica per gite fuori porta. Descritta da Dante nel XVI canto dell’Inferno “Così, giù d’una ripa discoscesa”, è facilmente raggiungibile seguendo i percorsi di trekking segnalati dai colori bianco rossi del CAI.

Ci salutiamo anche oggi ricordandovi le tante mete che abbiamo esplorato sul blog di SpuntoLab e che possono darvi lo spunto per i prossimi viaggi:

– il “Luoghi Verdiani” del parmense

– Milano Marittima e il sole

– la “Piccola Venezia” romagnola

– Predappio e dintorni

Se invece cercate un evento per il week end, visitate il nostro Spuntoweek Eventi in Romagna!

Arrivederci alla prossima settimana

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