Borgo San Giuliano: una finestra sulla storia di Rimini
Il luogo più amato da Fellini dove arte, storia e cultura si fondono
Camminando per il centro di Rimini certamente non si può far a meno di visitare il celebre Ponte di Augusto e Tiberio, uno degli esempi più evidenti delle tracce lasciate dall’Impero Romano in questa città dalle antiche origini; ma oltre la sponda a nord del porto canale, non tutti sanno che si scorge un piccolo borgo che porta con se’ un pezzo di storia di Rimini e degli abitanti di questa città.
Il Borgo San Giuliano, di origini medievali, racconta attraverso le sue case la storia di Rimini, una storia che parla di pescatori e marinai e di abitanti che hanno lottato per la propria identità. A cavallo tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento la vita di questo borgo era legata principalmente ad attività marinare, infatti vi abitavano circa 228 tra naviganti e pescatori.
Nel corso della seconda metà del ‘900 la gente di mare cominciò ad abbandonare il borgo che pian piano inizia ad essere additato come luogo poco raccomandabile, da alcuni definito addirittura “il borgo della merda e delle puttane”; fino a che tutti gli abitanti si unirono per creare una festa per ribellarsi alla volontà del comune di bonificare la zona e cancellare la loro storia. In occasione di questa festa vennero affrescate le facciate delle case con scene di vita e personaggi del borgo, ripulite le strade e accese candele sulle finestre: tutto si accendeva di nuova vita!

Nel 1994 con la morte di Federico Fellini, le case di San Giuliano diventano tele dipinte con scene tratte dai suoi film più celebri rendendo unica la passeggiata tra i vicoli di questo borgo. Pare che Fellini stesso adorasse questo posto e quale modo migliore di omaggiarlo se non far rivivere le sue opere tra le mura delle sue case?
Passeggiando tra le colorate viuzze di San Giuliano si nota anche che in alcune case vi è affissa una targa con un nome: l’ultimo marinaio o pescatore che ne fu proprietario a partire dagli anni ’50; in loro memoria la Società de Borg ha realizzato piastrelle in ceramica con i nomi, i soprannomi e decorazioni di imbarcazioni.
A partire da quella prima festa del 1979, il Borgo San Giuliano diventa ancora oggi ogni 2 anni con la “Festa de’ Borg” teatro di musica, arte e cucina dove i borghigiani aprono le porte delle loro case, organizzano feste e apparecchiano tavolate lungo i vicoletti che si animano fino tarda serata.

Quale occasione migliore per spingersi dall’altro lato del celebre ponte romano e scoprire nuove sfaccettature della storia di Rimini? E se ci si attarda un po’ e la fame inizia a farsi sentire ci si può fermare in uno dei caratteristici ristorantini che si possono trovare lungo le strade del borgo a gustare i piatti tipici locali, tra cui l’immancabile piadina!
Questo luogo, così particolare e allo stesso tempo così poco conosciuto, non è ancora stato valorizzato come merita; è vero, è presente la Società De Borg, associazione di promozione sociale costituita da alcuni abitanti e amanti di questo posto, che dal 1984 si occupa di promuovere e valorizzare il borgo, ma non è sufficiente a dare voce alla grande potenzialità inespressa di questo piccolo territorio – che potrebbe venir fuori sfruttando al meglio le strategie per comunicare sul web.

Il sito della società è l’unica fonte ufficiale di informazione e promozione, sicuramente un buon punto di partenza, ma la strada per migliorare – e comunicare sul web in modo efficace – è ancora lunga.
Basti pensare al marketing territoriale che altri paesi creano intorno a mete di minore rilevanza storica o culturale; che risultati si potrebbero raggiungere applicando una giusta valorizzazione ad un posto come questo, sfruttando gli strumenti offerti dal web marketing e dalla possibilità di costruire un sito web efficace?
L’unica azione di promozione di rilevanza ad oggi è la Festa De Borg prima citata, che si tiene ogni 2 anni, la quale indubbiamente attira un buon numero di visitatori, che però sono principalmente legati al territorio nazionale; sarebbe proficuo pubblicizzare questo evento anche all’estero – ed ecco che torna la necessità di comunicare sul web – e sarebbe sicuramente un’ottima occasione per far conoscere questo grazioso borgo.
Perché non sfruttare dunque tutto questo potenziale inespresso e iniziare a promuovere concretamente questo “volto nascosto” di Rimini? Non è necessario investire ingenti somme, basta puntare sull’identità di questo territorio e far conoscere la sua unicità. Del resto, l’identità non è la chiave anche solo per costruire un sito web efficace?
Non è necessario investire ingenti somme, basta puntare sull’identità di questo territorio e far conoscere la sua unicità.


