CAMMINARE TRA LE MURA DI UN BORGO MEDIEVALE
IN ROMAGNA: PETRELLA GUIDI
Un posto fuori dal tempo dove rivivere la storia antica della Valmarecchia
Chi non ha mai sognato, almeno una volta nella vita, di poter fare un “viaggio nel passato” e passeggiare tra le strade di una città medievale? Sicuramente è uno dei desideri di molti appassionati di storia, ma non solo! Ebbene esiste ancora qualche posto nel mondo in cui è possibile realizzare questo sogno; non c’è bisogno di fare lunghi viaggi o voli intercontinentali, ci sono piccoli posti, praticamente sconosciuti proprio dietro l’angolo.. è il caso di Petrella Guidi, un piccolo borgo medievale in Romagna che si trova nella Valmarecchia, al crocevia tra Romagna, Marche e Toscana che è giunto fino a noi miracolosamente quasi intatto.
Ancora oggi, questo piccolo borgo medievale in Romagna conserva la sua originale e suggestiva struttura medievale che con la sua cinta muraria raccoglie diverse case, antichi forni in muratura, un bastione di guardia e alcune chiese tra cui quella di Sant’Apollinare. Le prime fonti certe vedono il castello conteso tra i Montefeltro, i Malatesta e i Conti Oliva fino al 1463 quando venne rivendicato dallo Stato della Chiesa e prese il nome di Petrella Guidi. Gli stemmi di queste due casate campeggiano ancora sulla porta del castello insieme a quelli della Santa Sede e sono tutt’ora ben riconoscibili.
Del poderoso castello di Petrella Guidi, che era provvisto di ben due mura difensive, sono rimasti purtroppo solo la torre di guardia e l’arco a tutto sesto della porta di accesso probabilmente risalente all’epoca romanica. Attorno a questa torre si svolgono oggi diversi spettacoli e rievocazioni storiche organizzate da un’associazione locale che si occupa della tutela e della valorizzazione di questo borgo.
Durante la manifestazione più importante, “El Temp ad Prima”, che si tiene in agosto, si può assistere a spettacoli e danze medievali o scoprire l’antica arte della falconeria e i mestieri antichi; tra giullari e sbandieratori si possono gustare anche “piatti dal sapor medievale” all’interno di stanze scavate nella roccia.
Sorgono però alcuni interrogativi. Se solo si cercano informazioni su questo piccolo paesino ci si rende conto della mancanza di promozione territoriale, di una strategia per comunicare sul web e di una fonte ufficiale di rilievo.
L’associazione “Comitato per la Salvaguardia di Petrella Guidi” è l’unico ente che si occupa di tutelare, promuovere e valorizzare questo antico borgo, ma le risorse a disposizione non rendono possibile un’adeguata attività di promozione; l’evento più importante è quello prima citato, certamente non abbastanza pubblicizzato per poter attrarre potenziali turisti.
Varrebbe forse la pena inserire l’evento in una visione più sistemica, che lo includa in un calendario di appuntamenti più vasto o almeno un quadro di promozione territoriale più articolato, che comprenda strategie per comunicare sul web e costruire un sito web efficace.
L’entroterra romagnolo è disseminato di piccole realtà e manifestazioni che da sole non possono rendere attrattiva la località che le ospita. Se inserite però in una visione d’insieme, che le collochi nella cornice complessiva del territorio circostante e delle sue bellezze turistiche, offrirebbero al visitatore un’esperienza molto più ricca, capace di attrarre l’interesse di più tipi di pubblico per uno spam di tempo più lungo.
Ogni sforzo volto a fare rete e valorizzare quanto già esiste sarà un passo importante nel rendere una risorsa anche queste realtà.
L’oro non si trova solo in grosse pepite: a volte è necessario raccogliere e fondere insieme tutte le pagliuzze che scorrono disperse nel letto del fiume.


