Come attrarre turisti stranieri
perché è importante, cosa andrebbe fatto
…parliamoci chiaro: in passato la Romagna non aveva difficoltà ad attrarre turisti stranieri e autoctoni. E in verità, le visite non mancano neppure oggi, anche se i flussi sono cambiati notevolmente.
Se un tempo tedeschi, francesi e svedesi popolavano le spiagge della Riviera, oggi a farla da padrone sono soprattutto russi e polacchi, i cui numeri però sono minimi rispetto agli anni d’oro del boom economico. Ma è ancora possibile tornare ai fasti di un tempo?
Un po’ di dati sui flussi turistici dall’estero
In tutta Italia i visitatori stranieri sono stati ben 91 milioni nel corso del 2017: dal 2011 c’è stato un aumento di circa 14 milioni di persone. La spesa di questi turisti nel nostro paese è stata di circa 40 miliardi di euro, ovvero il 2,3% del PIL nazionale.
Se però analizziamo la spesa media del turista straniero scopriamo che è di soli 430€ pro capite, una cifra minima soprattutto tenendo conto dell’offerta turistica del Bel Paese, che sia essa culturale, enogastronomica, balneare o termale.
Altro indice determinante è l’intensità del turismo, il rapporto tra le presenze e il numero di residenti: questo indice ci dà un’idea dei pernottamenti medi effettuati da turisti nel nostro paese. Essendo l’Italia tra le mete preferite a livello mondiale, sorprende constatare che non siamo tra i primi paesi per intensità turistica. Se non si considera il primo posto di Malta (dato poco rilevante, visto il numero irrisorio di residenti), siamo preceduti da Croazia, Cipro, Austria, Spagna e Grecia. L’italia è al 7° posto, con 6,6 pernottamenti medi.
Quindi, nonostante l’Italia abbia il record mondiale di siti UNESCO nel mondo i turisti prediligono un turismo breve, “mordi e fuggi”, passando poco tempo in Italia e concentrando così la domanda turistica in periodi limitati: questo porta a problemi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Sappiamo infatti quale effetto ha un’ondata di turisti nello spazio ristretto di un weekend, come code autostradali, traffico intenso, sovrabbondanza di rifiuti, ecc…
In Romagna, ad esempio, il numero medio di giorni di vacanza è intorno ai 5: meno di una settimana.

Cultura e promozione online per attrarre turisti stranieri
Come fare quindi per non solo attrarre turisti stranieri di diversi paesi, ma anche spingerli a rimanere più a lungo nel nostro paese (e soprattutto in Romagna?)
La soluzione che funziona meglio anche all’estero è informare. Il turista contemporaneo non è più quello che per abitudine sceglieva la destinazione in cui andava ogni estate, ma è sempre alla ricerca di nuovi stimoli e soprattutto vuole conoscere il luogo in cui va in vacanza: la sua cultura e il suo territorio. Questa ricerca avviene quasi del tutto online, soprattutto attraverso gli smartphone. Non essere presenti significa scomparire, e scomparire significa vedere i flussi turistici spostarsi su altre destinazioni.
Attrarre turisti stranieri richiede quindi un connubio di promozione culturale e attività online che può aiutare ad aumentare flussi turistici, a stimolare la spesa e ad allungare il periodo di soggiorno. Per non buttarsi nel mare magnum di Internet senza criterio, però, è importante decidere subito su quali risorse investire. Molte pro-loco hanno creato piccoli siti web la cui navigabilità è bassa, e la cui comunicazione non è né accattivante né informativa.
Chi invece si riesce a promuovere bene sul web, ne ha un buon ritorno: il Museo Egizio di Torino ad esempio, a livello di performance online, è pari al Museo del Prado e, in Europa, secondo soltanto alla Tour Eiffel e alla Torre di Londra. Il numero di visitatori del museo è altissimo: perché non seguire questa strada anche in Romagna, dove abbiamo Ravenna (patrimonio UNESCO), Rimini e altre città d’arte..?


