Palazzo Serre
San Leo
Immaginatevi in cammino, su una strada bianca e sterrata, una via tra le colline del Montefeltro. Intorno a voi ci sono campi coltivati, rocche e conventi in lontananza. State fuggendo, forse, oppure state raggiungendo degli amici, dei fratelli. Riuscite a vedere quella strada? Vorrei portarvi in fondo a quel cammino, percorso da Dante Alighieri e da San Francesco.
Che il primo o il secondo si siano fermati dove volevo accompagnarvi io, questo sinceramente non lo so. Di sicuro, questo piccolo palazzo, alla fine della bianca strada sterrata, c’era già: chi può dire se il Sommo abbia davvero dormito sotto lo stesso tetto, in una camera che ora voi potete prenotare su Booking.com? O se il poverello di Assisi abbia trovato rifugio qui, invece che alla pieve poco distante?
Vorrei presentarvi Palazzo Serre, un bed and breakfast a San Leo che ha saputo unire la vita del passato a quella del presente, il fascino della sua storia a moderne strategie per comunicare sul web.
DI COSA STIAMO PARLANDO?
Palazzo Serre è nato nel medioevo, come fortino in pietra intorno all’anno 1000. I conti Nardini, di San Leo, l’hanno poi trasformato, aggiungendo la doppia scalinata; nel corso del tempo è stato anche una cantina, dove invecchiavano e maturavano i vini dei duchi di Urbino, nonché un convento.
Questo bed and breakfast a San Leo si trova a meno di 4 km dal centro, alla giusta distanza per ritrovare un contatto con la natura e allo stesso tempo vicino abbastanza da raggiungere la civiltà, e il presente, persino a piedi.
Ogni stanza di Palazzo Serre prende il nome dal paesaggio che si può ammirare dalle sue finestre: non è un caso che non ci siano le tende ad ornarle. La camera “Sant’Igne” in particolare è l’unica con un camino ancora funzionante e la sua vista abbraccia anche la pieve con il suo stesso nome, poco distante. Tutti gli arredi sono stati scelti con cura, unendo accessori moderni alla pietra che tiene ancora insieme la struttura.
C’è un salotto in comune, in cui il camino è acceso da ottobre per tutto l’inverno. Donatella, la proprietaria, prepara personalmente la colazione tutte le mattine, e non è certo una frase fatta da descrizione prefabbricata: utilizza ingredienti biologici, anche se vi potrei semplicemente dire del suo orto, e prepara dolci e quant’altro apposta per voi, se decidete di rimanere per la notte.
Su richiesta, può anche prepararvi la cena: questa “eccezione” si sta dimostrando ormai una regola a cui la signora indulge spesso. Potete trovare la struttura sui portali turistici più importanti, (anche Airbnb), e prenotare una o due camere, o se volete anche tutto il palazzo, sale per cerimonie o riunioni d’affari comprese.
COSA C’È DI SPECIALE?
Non mentirei se vi dicessi che già di per sé il palazzo e il paesaggio sono qualcosa di speciale, ma so che può sembrare scontato o banale. È anche vero però che la sola location non porta a molto se poi la struttura non ha quel qualcosa che ti fa dimenticare la fatica di raggiungerla, l’identità sulla base di cui costruire un sito web efficace e migliorare le prenotazioni in hotel.
Palazzo Serre fa la differenza sotto tanti punti di vista. Dimenticatevi la mania del selfie e del rimanere connessi: nel b&b non ci sono televisori né Wi-Fi. Qui potete venire a fare meditazione, come hanno fatto in tanti gruppi, salutando il sole al mattino o seguendo le regole di Osho, a festeggiare il vostro matrimonio (o quello di un amico), a dimenticarvi della città ed esplorare i dintorni, trovando le antiche vie storiche del Montefeltro, a scoprire la storia e il passato di San Leo – al di là dell’ormai abusato Cagliostro, prigioniero della fortezza – o semplicemente a ritrovare un contatto con voi stessi e la natura. Potete anche scegliere di fare quel piccolo congresso o quella riunione di lavoro dove nessuno potrà disturbarvi, o decidere di tenere la vostra giornata di team building nella sua antica cantina. Da tutto il mondo sono venuti a scoprire questo bed and breakfast a San Leo, anche dagli Stati Uniti e dal Giappone.
Cosa c’è di davvero speciale, quindi, a Palazzo Serre, da far arrivare così tante persone dagli angoli più remoti del pianeta? In un territorio come quello romagnolo, in cui il branding è virtualmente inesistente e le strutture sono spesso rimaste agli anni ’70, è difficile trovare qualcosa di veramente diverso. Per “assurdo”, la famiglia della proprietaria ha un altro albergo, a Rimini, un family hotel “come tanti”. Quello che Donatella ha fatto di veramente diverso è scoprire che un altro modello di business, un altro modo di fare vacanza, è possibile – e l’ha realizzato mettendo al centro la propria identità, sia per costruire un sito web efficace sia per comunicare sul web. Ha scoperto l’unicità che poteva renderla diversa: una location unica, un approccio legato alla genuinità, alla terra, alla meditazione. Soggiornare a Palazzo Serre non è un’esperienza adatta a tutti, ma è decisamente da provare.
“La bellezza unisce tutti i popoli”, mi ha detto Donatella, e anche io penso che sia così.


