Le migliori aziende vitivinicole romagnole: la Fattoria Paradiso
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Continua il nostro percorso di ricerca delle aziende vitivinicole romagnole: dopo la visita all’Agriturismo Fiammetta è il momento della Fattoria Paradiso di Bertinoro.
Azienda vitivinicola Fattoria Paradiso: passeggiando tra le generazioni
Su un poggio assolato che affianca la medievale Bertinoro si eleva la Fattoria Paradiso. Ad accoglierci in azienda Jacopo, nipote di Mario Pezzi, che fondò l’azienda nel 1950.
Passeggiamo in mezzo al verde della tenuta, immersa tra vigneti e ulivi. Jacopo racconta i lavori di ristrutturazione intrapresi negli anni, sempre portati avanti nel rispetto dell’architettura originaria di un rustico del ‘400. La fattoria, con vista sul borgo medievale, è attorniata da giardino e parco, ricca di alberi da frutto e da erbe aromatiche a disposizione degli ospiti.
La Cantina: quando la tradizione incontra l’avanguardia
Ma è quando Jacopo ci accompagna nelle cantine che si sente con più intensità l’antica tradizione del luogo. Tecniche antiche e moderne convivono all’interno della cantina storica ma all’avanguardia, dove sono allineati serbatoi d’acciaio, di cemento, barriques e tonnaux di fattura bordolese e le grandi botti di rovere tanto amate dal Sangiovese.
I legni vengono utilizzati non per bellezza e nemmeno per aromatizzare il vino; il legno deve infatti “galleggiare” nel vino, senza invaderne il frutto e la freschezza.
La cantina ha bottiglie ovunque, si possono sfiorare anche quando si solleva lo sguardo su un soffitto arrotondato. Bottiglie antiche e impolverate fanno parte di una tradizione che aleggia nell’aria profumata di vino e di tante storie da raccontare.
Ospitalità da generazioni
Ebbri di quell’aroma tipico delle cantine, facciamo la conoscenza della signora Graziella che ci accoglie in un grande studio con le pareti ricoperte di foto di personaggi famosi in visita alla Fattoria Paradiso.
L’azienda porta avanti una consolidata tradizione dell’ospitalità accogliendo personaggi illustri internazionali del mondo dell’arte, del cinema, della politica, del giornalismo; una tradizione che le ha portato il titolo di ‘salotto culturale di Romagna’. Qui sono state scritte le più belle pagine della storia delle aziende vitivinicole romagnole; e visto che la signora ne è la protagonista assoluta, sarà lei a raccontarla. Hai voglia di lavorare con noi?
Storia di un’eccellenza
‘Mio padre Mario Pezzi era un poeta del vino, un sognatore con basi solide che ebbe tante intuizioni importanti per l’intero territorio romagnolo, facendo la storia di questa regione e delle aziende vitivinicole romagnole, come protagonista di un vero e proprio risveglio enologico. Il Corriere Vinicolo Unione Italiana Vini lo annoverò fra i dieci patriarchi del vino italiano, fra coloro che fecero la storia dell’Italia del vino dagli anni cinquanta.
Negli anni sessanta, su consiglio del poeta Aldo Spallicci, salvò dall’estinzione il Pagadebit gentile di Bertinoro e la Cagnina del Peduncolo rosso impiantando la prima vigna in assoluto di questi vitigni. Intuì poi la potenzialità dell’uva Sangiovese per produrre un vino da invecchiamento e, sperimentando in vigna e in cantina, creò la riserva Vigna delle Lepri che il Presidente Sandro Pertini volle al Quirinale per i banchetti ufficiali’.
Tra i racconti della Signora Graziella ci sono anche sacrifici per riuscire a portare avanti questa azienda.
‘Il sacrificio più grande è l’impostazione che abbiamo dato alla nostra azienda: siamo aperti non stop tutto l’anno, senza stacchi. Per il prodotto in sé l’attenzione è assoluta; e lavorando a un livello così elevato, c’è un’aspettativa sempre alta per noi, che dobbiamo sempre correre un po’ più degli altri per mantenere lo standard che ci contraddistingue. Riteniamo di fare qualcosa di veramente particolare perché nasce dall’amore, dalla dedizione, dal nostro cuore e dal nostro sentimento. Ovviamente occorre tanta buona volontà, tanta cura e soprattutto preparazione ed esperienza.
Bisogna tirar fuori dall’uva tutto il meglio per la qualità ma anche il sapore del territorio; il vino deve riuscire ad esprimere tutto, tutta la nostra tradizione, il nostro carattere, il nostro essere romagnoli devono venire fuori come in ogni altra regione che differenzia un vino dall’altro altrimenti nella classificazione i vini sarebbero tutti uguali. Ci sono delle regole fisse ma ci vuole anche un po’ di fantasia e quel quid di sentimento in più.
Grande distribuzione e commercio on line
Siamo nella grande distribuzione, i primi fra i piccoli produttori che ci hanno creduto. Mio padre ha avuto questa intuizione perché la grande distribuzione è un veicolo molto importante di conoscenza del prodotto. Abbiamo la linea Petì Trufì per la grande distribuzione e la linea dei Cru con le etichette d’autore per Ristoranti, Enoteche, Privati, Estero. Abbiamo differenziato il vino per ogni categoria.
Avevamo cominciato tanti anni fa anche con il commercio on line, poi abbiamo smesso perché abbiamo trovato delle organizzazioni che fanno vendita online e quindi ci affidiamo direttamente a loro per la distribuzione. Per adesso va bene così.
Sapore di ‘casa’ e buone influenze caratteristiche della Fattoria Paradiso
‘Quando le persone arrivano alla Fattoria Paradiso dicono che trovano un’atmosfera particolare, che sembra ci siano delle buone influenze, anche se è grande si sente ‘la casa’. Non è l’azienda classica, ho sempre cercato collaboratori che si adattassero e affiancassero alla famiglia.
Qui in fattoria è passata tantissima gente, persone famose e non, e ognuno ha lasciato un suo segno. Ma la frase più bella l’ho ricevuta da Papa Francesco, dopo che gli scrissi per raccontargli che i tre papi che lo precedettero bevvero il vino della Fattoria Paradiso. La sua risposta mi arrivò dopo qualche mese, mi ringraziò per le bottiglie di vino inviategli, mi mandò la sua benedizione e terminò la lettera con una battuta: i tre papi santi non potevano che bere il vino del paradiso’.
Visitare la Fattoria Paradiso è un’esperienza che consigliamo di fare: serenità, buon vino e un territorio tutto da scoprire faranno da sfondo a una giornata particolare fra le aziende vitivinicole romagnole.
