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Percorsi Trekking in Romagna | Itinerari ed escursioni da vivere

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Fondato a Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per scopo la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale. Parliamo del CAI, Club Alpino Italiano, realtà che racchiude tantissimi appassionati di montagna. Ogni anno, in modo esponenziale, il numero di iscritti aumenta, come cresce il bisogno di entrare in contatto con la natura e con se stessi.

 

La montagna – come dice l’alpinista e fotografo Guido Rey – è fatta per tutti, non solo per gli alpinisti: per coloro che desiderano riposo nella quiete come per coloro che cercano nella fatica un riposo ancora più forte.

Facciamo tappa quindi verso la sede Cai di Cesena muniti della nostra tessera che ci permette di avere coperture assicurative, oltre a scontistiche nei vari negozi di abbigliamento sportivo del territorio. Accompagnati dagli amici istruttori, iniziamo il nostro cammino in uno degli splendidi percorsi trekking in Romagna, tra le montagne della nostra Regione!

Le Gualchiere

Il punto di partenza dell’itinerario del nostro viaggio è l’abitato di Bagno di Romagna, stazione termale dell’Appennino romagnolo raggiungibile dalla pianura romagnola e da quella Toscana grazie alla superstrada E45.

Dall’abitato si prosegue verso Verghereto, al bivio per il Passo dei Mandrioli si gira a sinistra e dopo poco, in una grande curva a sinistra sotto ad un viadotto della superstrada, si incontra, sulla destra, un grande spiazzo dove si posteggia l’auto. A lato del parcheggio parte una strada in leggera discesa che porta al vecchio borgo delle Gualchiere.

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L’insediamento paleoindustriale delle Gualchiere, uno dei più interessanti ed integri dell’Appennino tosco-romagnolo, è posto sulla sponda sinistra del torrente omonimo, tributario del Savio, e lungo l’antica via di Passo Serra che già nel medioevo metteva in comunicazione la Romagna con la Toscana e Roma. Con il termine gualchiera si va a identificare una macchina mossa da energia idraulica utilizzata nella manifattura della lana. Le prime gualchiere sembrano avere origine alla fine del XIV secolo.

Oltrepassato il borgo, il sentiero continua a destra, permettendo di evitare i 6 guadi, in successione, del fosso delle Gualchiere. Vista l’esigua portata attuale, noi proseguiamo dritto per i guadi, per riprendere il sentiero prima del ponte, nei pressi della Maestà Balassini. Si comincia a salire l’antica mulattiera.

Al bivio dei sentieri 177-181 si prosegue dritto sul 177. Il sentiero sale poi sui tornanti che, in parte, sfruttano la naturale pendenza delle rocce arenarie del Poggio Alto, quindi si giunge al Nasseto (m.897 slm).

I tornanti agevolano la salita ed i balzi di roccia offrono bellissimi spunti panoramici sulla valle sottostante. Ed è qui che sostiamo con il nostro buonissimo pranzo al sacco insieme agli amici del CAI al sapor di tortello alla lastra, tipico di queste terre.

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Seguire i percorsi trekking in Romagna significa anche vivere bellissimi momenti di condivisione e socializzazione immersi nella natura incontaminata!

Nasseto

Storicamente, del podere si trova notizia già nel 1500 ed è rimasto attivo e utilizzato fino agli anni ’60 del secolo scorso. Qui venivano portati all’alpeggio, o “alla fida” come si usava dire una volta, gli animali provenienti da altri pascoli. Un grande prato adibito al pascolo dove ancora oggi, d’estate, può capitare di imbattersi in qualche mandria.

 

Il suo paesaggio, però, con il trascorrere del tempo sta mutando pian piano da semplice prato in bosco, per la presenza sempre più fitta di rovi e piante selvatiche.

 

L’intero podere è attraversato da una mulattiera affiancata da una doppia fila di aceri, cerri e carpini secolari: porta verso il Passo Serra, seguendo un percorso che anticamente praticavano i pellegrini diretti verso Roma.

 

Ed è qui che riprendiamo il nostro cammino percorrendo un lungo e boscoso tratto di crinale lungo il quale incontreremo il Passo dei Mandrioli e Cima del Termine, ci dirigeremo verso il Poggiaccio, per poi ritornare alle Gualchiere scendendo il sentiero 185.

 

Questo affascinante itinerario ad anello ci ha regalato anche il panorama sull’Area Wilderness del Fosso del Capanno, prima zona d’Europa censita come “selvaggia”, nel 1988. Percorrerlo con gli amici istruttori del CAI ha un non so ché di emozionante!

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Queste persone trasmettono la loro passione per la montagna ad ogni passo che percorriamo, e ci ricordano inoltre quanto sia importante occuparsi della tutela ambientale del nostro Paese rispettando i luoghi che attraversiamo. Avete presente quello che è successo lo scorso ottobre nelle foreste del Trentino Alto-Adige? Noi lo abbiamo ricordato nel Percorso Architetture da vedere , lì dove anche l’arte funge da importante strumento di sensibilizzazione!

 

I percorsi trekking in Romagna sono l’occasione ideale per ritrovare la quiete e la serenità dimenticando gli algoritmi frenetici che accompagnano spesso le nostre giornate quotidiane.

Volete restare aggiornati su percorsi, sentieri ed eventi in regione? Potete seguire il nostro blog, oppure collaborare direttamente con noi!

 

Se invece volete avventurarvi tra le meraviglie della nostra regione, date un’occhiata ai nostri percorsi:

 Spiaggia e Natura

Misteri dell’Entroterra

Luoghi in Musica

Storia

Magia dei Borghi

Architetture Contemporanee

E come recita il cantautore americano Eddie Vedder nel bellissimo film “Into the Wild – Nelle terre selvagge” , divenuto il simbolo dei viaggiatori on the road……..

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