Pochi settori sono altalenanti come quello turistico;
ma è possibile sfruttare la bassa stagione e trasformarla in un periodo produttivo?
I comparti turistici romagnoli
Il sistema turistico costituisce un fattore strategico per l’economia regionale, la cui crescita si riflette sul futuro dell’intera area economica; non solo per rilevante apporto offerto dall’afflusso dei turisti, ma anche per l’indotto legato ai servizi di cui il turismo necessita.
L’industria turistica romagnola comprende quattro grandi comparti:
- la riviera
- i borghi
- le città d’arte e d’affari
- le terme
Fra questi, è naturalmente la costa ad avere un ruolo di preminenza.
Sfruttare la bassa stagione
La bassa stagione è il periodo in cui il settore turistico soffre di una minore domanda su scala nazionale: e in particolare, gli albergatori registrano una scarsa affluenza di clientela straniera e italiana tra aprile e maggio. Per stimolare la domanda, gli operatori del settore dovrebbero affiancare ad una offerta “tradizionale” un insieme di nuove proposte accuratamente studiate per ciascun pubblico di riferimento, accompagnate a strategie per comunicare sul web e a strumenti come il web marketing per hotel.
Per la crescita dell’economia locale in generale e del sistema turistico in particolare è infatti necessario disporre di informazioni e conoscenze: per impostare proposte turistiche adeguate e organizzare una strategia di marketing territoriale è indispensabile un’attenta analisi preliminare che risponda alle esigenze del turista, ma anche a quelle delle imprese. E dunque diventa necessario valorizzare i sistemi di imprese turistiche, i veri soggetti attualmente in competizione sul mercato turistico.
Mercati diversi per offerte diverse
Per sfruttare la bassa stagione nel territorio romagnolo è indispensabile far leva sull’enogastronomia e sui piccoli borghi che caratterizzano il nostro entroterra. Si tratta di ambiti interconnessi ma che possono interessare a nicchie di pubblico diverse, sia su scala nazionale che europea, da coinvolgere tenendo conto delle diverse festività e diverse abitudini di viaggio.
La buona riuscita di questa strategia dipende strettamente dalla capacità dei singoli sistemi locali di comunicare sul web e di interagire sfruttando le possibili sinergie. La creazione di una rete di rapporti fra le imprese locali da un lato e la collaborazione fra pubblico e privato, dall’altro, generano capacità competitiva e dinamicità nel sistema.
Ipotizziamo una campagna di web marketing per hotel in duplice lingua (italiano e inglese) e da dirigere verso i mercati del Regno Unito, Benelux e Danimarca. Le città di riferimento per la campagna verso l’estero saranno quelle vicine ai collegamenti aereoportuali con Bologna (Bruxelles, Copenaghen, Dublino, Edimburgo).
Per il classico ponte di Pasqua potrebbe essere interessante una proposta rivolta al mercato interno che mescoli mare ed entroterra in pacchetti di viaggio dai 2 ai 4 giorni, in cui prevedere visite ai borghi storici ed ai castelli oltre all’enogastronomia.
Guardando all’estero, va rilevato che nel Benelux le ferie pasquali durano ben due settimane e pertanto si potrà optare per una proposta della durata di 7 o addirittura 14 giorni, molto più ricca e varia di quella rivolta all’Italia.
Per il ponte del Primo Maggio e quello del Due Giugno sarebbe consigliabile orientarsi verso almeno tre tipi di esperienze, che comprendano cultura e arte, borghi storici ed enogastronomia, senza dimenticarsi di includere il mare. In questo modo la stessa offerta potrebbe essere appetibile per mercati molto diversi, da quello italiano che già guarda all’estate ai turisti stranieri interessati a un’esperienza più variegata, sfruttando al massimo il web marketing per hotel e riuscendo a migliorare le prenotazioni in hotel.
Come non ricordare il mercato tedesco? I turisti tedeschi si spostano in occasione delle festività di Pentecoste e dell’Ascensione e dispongono di un periodo di ferie piuttosto lungo, che varia dai 7 ai 14 giorni. Nel 2018 la pentecoste cadrà il 20 maggio, un momento utile per incrementare il flusso turistico di bassa stagione coniugando l’offerta balneare con altre proposte di tipo culturale ed enogastronomico, puntando ad aumentare l’attrattività del territorio e ad allungare la durata media del soggiorno.
Un discorso a parte merita il mercato russo. Si tratta di un flusso in crescita esponenziale grazie alla crescita della classe media e al rafforzamento del potere d’acquisto del rublo, tanto che la Russia è oggi il secondo mercato a più rapida crescita in termini di spesa nel settore dei viaggi.
Musica per le orecchie degli albergatori, anche perché i Russi sono i top spender indiscussi del settore turistico. Vivono la vacanza a 360° e si interessano di mare, arte, borghi e cultura.
In più, il mercato russo viene favorito anche dai numerosi voli aeroportuali diretti all’Aeroporto di Rimini – un’occasione d’oro per migliorare le prenotazioni in hotel.
Bassa stagione per chi?
La bassa stagione italiana coincide spesso con periodi festivi per numerosi paesi europei, che offrono a molte persone il tempo di spostarsi e di viaggiare. Queste persone sono potenziali clienti, che potrebbero essere interessati a visitare il nostro territorio, se decidessimo di sfruttare la bassa stagione al massimo delle sue potenzialità, con strategie per comunicare sul web e sfruttare il web marketing per hotel (si può pensare anche a creare un ecommerce per hotel).
Le proposte esperienziali di marketing turistico invitano il turista a scoprire gli angoli meno inflazionati di un territorio, per coglierne l’essenza e viverlo proprio come lo vivono gli abitanti del posto…e quindi, a goderne anche durante la bassa stagione.


