Cosa deve avere il sito web di una località turistica: i “must” attrattivi
Come deve presentarsi il sito web di una località turistica di fronte a un mercato sempre più in evoluzione?
Un foglio excel con un elenco di musei e monumenti non basta sicuramente: l’immediatezza è fondamentale per chi ricerca informazioni su un luogo dove trascorrere il proprio tempo libero. All’utente medio bastano davvero pochi minuti per decidere dove trascorrere le vacanze o i propri momenti di svago. Un buon sito web di una località turistica, in questi pochi importanti minuti, si deve presentare efficacemente e in maniera incisiva. La sezione “Cose da vedere” (di interesse storico e artistico, naturalistico o religioso) non deve mancare assolutamente. Ma una destinazione turistica, per ritenersi tale, deve presentare alcuni fondamentali requisiti nel suo centro e nei dintorni più prossimi, quali:
– possibilità di tranquille passeggiate nel centro, con “punti di sosta” o di carattere enogastronomico in cui fermarsi e riposare;
– parchi o zone verdi dove sia possibile trascorrere un’ora rilassandosi;
– enogastronomia: non soltanto ristoranti, ma anche aziende che producono vino, formaggi, olio;
– artigianato e produzioni locali di pregio;
– parchi nazionali e punti di interesse fotografico;
Il paese , nel suo insieme, deve saper offrire al turista una giornata particolare, un modo di visitarlo che sia unico: raccontare e trasmettere un tipo di esperienza è di fondamentale per l’ “anima del paese”. I potenziali utenti devono essere portati dentro quest’anima, quasi l’antico genius loci, in modo che desiderino immergersi nell’esperienza della visita. E tutti questi aspetti devono emergere ben chiari nel sito web di una località turistica.
Più aspetti di questo elenco vengono a mancare, meno visitatori ci si potrà aspettare. Non resta allora che fare sistema e completare la propria offerta con quella di altri Comuni al fine di sopperire ai requisiti che non si riescono a soddisfare, arrivando a sviluppare tratti salienti accattivanti. Presentarsi al mercato: cosa fare prima di tutto
La gestione dei costi e l’attenzione ai corretti investimenti è certamente un aspetto significativo nello sviluppo delle potenzialità di una località turistica, eppure, come mai anche ciò che sarebbe pressoché a costo zero spesso non viene sviluppato?
E’ incredibile quanto spesso con pochi interventi di qualità si riesca ad ottenere tantissimo, ed è altrettanto incredibile quanto questo “poco” non venga spesso neppure preso in considerazione. Per esempio: sulla base di quello che un Comune ha da offrire è fondamentale avere una raccolta fotografica di almeno 10 immagini per ogni attrazione del territorio, che siano di proprietà dell’Ente ed utilizzabili soltanto dal medesimo, o con autorizzazioni specifiche.
I due strumenti più utilizzati per scoprire cosa sia presente nel territorio sono TripAdvisor e Google Maps: insieme ricoprono il 90% delle ricerche per trovare le attrazioni di un luogo e sono entrambi gratuiti. Proprio per questo motivo ogni punto di interesse dovrebbe essere censito e inserito sui due strumenti, in modo da guadagnare immediatamente visibilità a costo zero. Oggi è possibile ottenere grande visibilità anche attraverso Instagram, che richiede un certo impegno ma permette un’ampia e diretta possibilità di comunicare con fotografie la bellezza del proprio territorio.
Può bastare un aggiornamento di 4 ore ai collaboratori delle APT (Azienda di Promozione Turistica), unito allo sviluppo di un valido archivio fotografico, per dare a un Ente la possibilità di emergere e di farsi notare nel proprio territorio. La sua capacità di esprimersi sul mercato turistico moderno passa da questi schemi o strumenti, in quanto sono i primi che creano i presupposti per andare alla scoperta di un luogo: primi, più importanti e soprattutto gratuiti.
Fine prima parte – (alla prossima settimana per la pubblicazione della seconda e ultima parte