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Una giornata a Modigliana: opera d’arte in equilibrio

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Modigliana: opera d’arte in equilibrio

Sembra una bella Signora, genuina e sincera: entrare a Modigliana è come fare un incontro speciale con una di quelle persone che vorresti portare sempre nel cuore, a cui si pensa tutte le volte che si ha voglia di sentirsi bene.

Una giornata a Modigliana, un borgo unico a 20 Km da Faenza, un tempo in terra toscana, è come un tuffo in un’opera d’arte. Perché Modigliana è un’opera d’arte, in cui gli elementi naturali contribuiscono ad esserne gli artefici. Tra vita e tempo…

Un bel modo di cominciare la giornata a Modigliana ed entrare nello spirito del borgo, quello che i romani chiamavano “genius loci”, il primo rito da compiere come in una sorta di battesimo, è percorrere l’unicità del ponte posto all’ entrata Nord: il Ponte della Signora, che prende il nome da colei che per uso personale lo fece costruire nel Settecento, la signora Casalini. Avvolto dalla leggenda il ponte a schiena d’asino che solca con tre arcate l’Acerreta è l’unico in Italia a conservare una curvatura così atipica ed asimmetrica. Un camminamento lungo il fiume, anch’esso un gioiellino, ci immerge in un incredibile scrigno prezioso concentrato in appena un centinaio di metri quadri, fatto di fiori profumati, colori, luci … ed in questo periodo di gialli settembrini.

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Il tempo che scorre assieme allo scorrere dell’acqua, lo scroscio della cascatella, il prato verde, rigoglioso e soffice come un cuscino, sono gli ingredienti di questo magico inizio. Elementi e tasti che toccano le note di una melodia che risveglia una memoria quasi atavica. Tutto ciò ci riporta a sensazioni ancestrali e ci catapulta in una dimensione fuori dal tempo.

All’ interno di Palazzo Pretorio la visita alla Pinacoteca Civica dedicata al genio di Silvestro Lega, famoso pittore nativo di Modigliana considerato, insieme a Giovanni Fattori ed a Telemaco Signorini, fra i maggiori esponenti del movimento dei macchiaioli, non è che un regalo che ci facciamo invogliati e spinti dal desiderio di vedere nel dettaglio le sue opere: studiarne le pennellate è comprendere come l’elemento naturale della luce sia in questo magnifico borgo un fattore speciale che ispirò il grande estro dell’artista, e fondere così in maniera indelebile nel cuore e nella mente l’impronta di questo magnifico territorio. ..tra rocce e bosco

È il momento poi di varcare la soglia, La Tribuna in piazza don Minzoni, un tempo l’ingresso principale al castello: qui due campanili incorniciano il varco e alla sommità di questo in un’edicola è conservata la statua della Madonna (XVII secolo).

Le stradine tipicamente medievali conducono nel cuore di quello che era il borgo e proseguendo su per il Passo della Rocca, una stradina ripida permette di osservare l’omogeneità dei tetti dell’abitato fino alla visione dell’emblematico Mastio della Rocca (XII secolo). Vero e proprio capolavoro della casualità degli eventi è simile alla dissezione di un enorme animale, a doppia volta, e l’incredibile gioco di luci e ombre che ne disegnano il profilo evidenziano il crollo di una parte del mastio, conseguenza dell’azione erosiva dei due torrenti ad est e ad ovest.

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Questi continuano tutt’oggi a divorare il crinale su cui poggia la fortezza.

Ai ruderi dell’antico Castello di Ceparano

Prendendo la provinciale che porta a Faenza, a 10 km da Modigliana, imboccando via Ceparano, si giunge a piedi sulla sommità di un colle attraverso un breve sentiero di pochi chilometri in mezzo al bosco: qui le rovine di quello che fu il Castello di Ceparano creano un’ambientazione davvero suggestiva. Un occhio attento sarà in grado di scorgere da qui il Mastio modiglianese e chiudere in bellezza questa giornata a Modigliana.

Sereno Variabile ha appena realizzato un bellissimo servizio sulla città, da poter riguardare qui.

I Quadri Viventi di Silvestro Lega

Tra il 13 ed il 16 settembre ha luogo una manifestazione un’unica nel suo genere: Le Feste dell’800 il cui fulcro sono i Tableaux Vivants, i Quadri Viventi, riproduzioni di Silvestro Lega. L’esatta ricostruzione dei fondali, degli ambienti e dei “personaggi viventi” molto assomiglianti ai modelli del pittore sono l’occasione per rivivere le ambientazioni che ispirarono l’artista modiglianeseDolci assaggi di territorio con il Mandorlato al Cioccolato di Modigliana

Il Mandorlato al Cioccolato di Modigliana è un dolce tipico riconosciuto nel 2010 come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) Emilia-Romagna. Dal 2015 è inserito nell’ “Arca del Gusto” Slow Food e viene realizzato esclusivamente con prodotti del territorio come: farine biologiche locali di antichi cereali macinati a pietra (Gentil Rosso, Rieti, Farro Dicocco), olio extravergine di oliva, vini DOC di Romagna (Albana, Sangiovese), sale dolce di Cervia, Saba, Savor… con l’aggiunta di cacao in polvere, mandorle, scorzette di arancio, cedro e spezie

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