
San Leo: alchimia del Montefeltro
La città più bella d’Italia? San Leo: una rocca e due chiese. (Umberto Eco)
La collocazione dell’antico borgo di San Leo, arroccato su un imponente “placca” rocciosa con pareti a strapiombo che lo hanno reso inaccessibile, ha da sempre avuto una valenza militare e religiosa fortissima, sin dalla preistoria.
In epoca romana si chiamava Monte Feltro, nome rimasto alla vallata dopo il dominio del conte Federico. La fama del borgo è legata alla Fortezza e al suo prigioniero più illustre ed enigmatico: il Conte di Cagliostro.

Tesori dell’arte Romanica
La nostra visita a San Leo inizia a Porta di Sopra, l’antico ingresso del borgo da cui si raggiunge Piazza Dante Alighieri. Qui visiteremo la Pieve di Santa Maria Assunta: questa antica cattedrale medievale di grande pregio, è la prima testimonianza della cristianità nel Montefeltro.
Dopo una visita al Museo di Arte sacra proseguiremo la nostra visita a San Leo lungo Via Toselli dove raggiungeremo il Duomo di San Leo, ovvero la Cattedrale di San Leone. Qui sono conservate le spoglie del santo vescovo che dà il nome moderno alla città, culla dell’arte romanica della zona. Merita una visita anche la Torre Civica, baluardo antico ma ancora superbo.

Paesaggi rinascimentali
La visita a San Leo prosegue presso la Fortezza di San Leo, simbolo della dominazione dei Duchi di Montefeltro, che il duca Federico rese impenetrabile e potentissima durante il suo governo.
Al suo interno il museo ripercorre la storia rinascimentale, la conquista di Cesare Borgia e la prigionia del Conte di Cagliostro, affascinante e misterioso avventuriero, massone e occultista, che qui vi trovò la morte.
I Balconi di Piero della Francesca sono un punto panoramico fuori dal borgo: regalano una vista mozzafiato sui bellissimi paesaggi ritratti dal famoso pittore all’interno delle sue opere.
Lungo la via del ritorno dall’entroterra, il Convento di Sant’Igne è uno dei simboli della storia francescana di San Leo.
Mandolini e Ciliegie
All’interno di una piccola bottega del centro cittadino, il liquorificio della famiglia Leardini, veniva distillato un liquore alle erbe chiamato il Balsamo di Cagliostro: come il famoso alchimista anche questo Balsamo è avvolto nel mistero. La perdita della ricetta ne rende impossibile la produzione e solo chi riesce ad imbattersi in qualche vecchia bottiglia o in un discendente del signor Leardini, può ancora assaggiarne qualche goccia.
I più prosaici possono sempre contare su altri prodotti del territorio come il Mandolino di Montefeltro ovvero una spalla di maiale stagionata, o le ciliegie di Pietracuta, frazione in cui a maggio si svolge la sagra dedicata a questo frutto.

AlchimiAlchimie in onore di Cagliostro
Ogni anno in onore di Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro, si svolge AlchimiAlchimie, un evento che celebra la vita di questo illustre prigioniero della Fortezza. Conferenze, spettacoli, dibattiti, street food, mercatini alchemici, miti, leggende e una cena dedicata al Conte sono gli ingredienti che, dal 22 al 26 agosto, fanno di questo evento uno degli appuntamenti da non perdere nella culla del Montefeltro.
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