Una giornata a Coriano: terra di Castelli
Strade molto belle fra le campagne dell’entroterra riminese ci conducono a Coriano.
Piccolo borgo che dista circa 10 km da Rimini. È immerso in un paesaggio agricolo dove si scorgono i resti di antiche fattorie fortificate d’epoca malatestiana.
Situato nella Valle del fiume Marano, a Coriano si respira aria di antichi sapori. Pur essendo vicinissimi al mare, con un occhio si riesce a scorgere il profilo a tre punte del Monte Titano, la Repubblica di San Marino.
Feste e sagre tutto l’anno danno l’opportunità al visitatore goloso di assaggiare e acquistare i prodotti tipici locali. La sensazione per chi attraversa questa parte della Signoria è quella di trovarsi in una terra ricca dove si vive bene da millenni. Come del resto infatti testimoniano antichi reperti e monumenti storici.
A ritroso, nel cuore della storia di Coriano
Non sembrerebbe, ma a Coriano, ebbe luogo uno dei più cruenti scontri di abbattimento della Linea Gotica, avvenuto nel settembre del 1944. Il nostro percorso a ritroso nella storia del borgo parte proprio dal Cimitero di Guerra inglese. Alle porte del paese: reliquia di questo episodio devastante sono le quasi 2000 lapidi dei caduti della VIII armata inglese. Il parco è proprio un giardino in stile inglese: una tranquilla area verde dove è facile commuoversi.
Le vive pagine drammatiche legate alla Seconda Guerra Mondiale narrano anche di molti edifici distrutti sotto i bombardamenti. Ad esempio tra questi la Chiesa di Santa Maria Assunta: i lavori dell’imponente costruzione che oggi possiamo osservare iniziarono subito dopo il disastroso bombardamento.
Entriamo in questa colossale chiesa inaugurata nel 1956. Rimaniamo stupiti di trovare all’interno di un così grande ambiente spazioso e luminoso, un affusolato Crocifisso Ligneo del XIII secolo. Internamente sono conservate anche diverse statue mariane e altri santi di pregevole fatture.
Il tutto a metà tra lo spoglio e l’austero ci restituisce la sensazione di essere entrati in un ambiente fuori dal tempo. In cui entrare in collegamento diretto con un tassello di storia medievale legato alla devozione popolare di Coriano.
Uscendo dalla struttura, a mano a mano che ci allontaniamo da questa, difatti il grande cupolone e lo svettante campanile alto 47 metri risultano sempre più evidenti.
Giungiamo ai ruderi del Castello di Coriano, del quale rimangono muri ed archi e da qui la Chiesa ci appare quasi come un dipinto. Nel complesso malatestiano troviamo ancora alcune mura di cinta, la porta esterna e quella interna con torre.
Il restauro rende oggi ben leggibili questi resti, testimonianza dell’opera di fortificazione dei Malatesta, alle spalle di Rimini.
In una casa del Castello non ci perdiamo l’Antiquarium malatestiano. Contenente i vari materiali rinvenuti durante le ricerche archeologiche effettuate nell’area. Ad esempio numerose ceramiche databili a partire dal Trecento, fino al Seicento, vetri quattrocenteschi, armi metalliche, monete, ci affascinano permettendoci di conoscere meglio quella che potrebbe essere stata la vita nel castello.
Dal Parco del Marano alla Casa Battarra
Dopo pranzo ci dedichiamo una piacevole passeggiata lungo il Parco di Marano, a pochi chilometri dal centro del borgo. Si tratta di un’area verde che si presta a sport e attività all’aria aperta o di una visita in bicicletta.
Il parco è anche attrezzato, per la buona stagione, con punti pic nic e una casa in legno per incontri e mostre.
Lungo il bacino del fiume Marano è visibile una flora variegata che comprende diversi alberi di alto fusto tra cui pioppi neri e salici bianchi e fiori delle diverse specie. Se siamo fortunati possiamo pure scorgere garzette, martin pescatori, upupe e cuculi.
Non solo una ricca flora e fauna: nel territorio corianese possiamo avventurarci alla ricerca dei resti di ben sette castelli di origine medievali: oltre a quello di Coriano, i ruderi di Passano, Vecciano, Mulazzano, Cesarollo, Besanigo e Monte Tauro, e proprio verso quest’ultimo ci spostiamo a metà pomeriggio. Fin dal 1200, il Castrum Montis Tauri appartenne al Comune di Rimini: le poche notizie che abbiamo di questo castello riguardano la proprietà dei Malatesta prima, e dei veneziani dopo (1503). Il castello era costruito sul poggio che sovrasta il corso del Marano; sui ruderi erano stati costruiti alcuni fabbricati, oggi scomparsi. Ciò che possiamo notare è la bella Pieve di Montetauro.
Concludiamo la nostra giornata a Coriano in zona Pedrolara, alla Casa dell’Abate Battarra, che inventò inconsapevolmente durante il XVIII secolo la scienza dell’etnografia, ovvero lo studio delle usanze di un popolo.
Il filo d’oro di Coriano
L’olio tipico di Coriano, dall’inconfondibile profumo, è un alimento che per la sua elevata qualità ha garantito per secoli il sostentamento e la salute della popolazione di questa terra. Una cascata di benefici per la nostra salute: l’Olio Extra Vergine d’Oliva, dall’antica storia, memoria e tradizione, unisce gusto, eccellenza e benessere. Gianluigi Vasconi, proprietario di uno dei primi frantoi di Coriano, gestisce un’attività presente sul territorio dal 1860: il Frantoio Vasconi è una produzione familiare, che nel tempo si è estesa ai clienti locali, garantendo sempre una qualità altissima.
Fiera dell’Oliva e dei Prodotti Autunnali
La regina del mese, l’Oliva, sarà protagonista a Coriano domenica 18 novembre: la Fiera dell’Oliva e dei Prodotti autunnali è una mostra mercato dei prodotti agro-silvo-pastorali e dell’artigianato tipico. All’evento non mancheranno dibattiti, conferenze e mostre sulla civiltà contadina romagnola, oltre che musica folcloristica, cantastorie romagnoli e giochi popolari. Non perdiamoci le degustazioni olearie e vinicole e gli stand gastronomici con i tipici piatti autunnali, tra cui alcuni di antica tradizione. Davvero un’occasione perfetta per trascorrere assieme ai propri bambini e a tutta la famiglia una giornata a Coriano e nell’entroterra riminese!
