17 Maggio 2021 | Redazione Spuntolab | Promozione sul web
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L’azienda Pantone è stata criticata in merito alla scelta per il colore del 2020 , il “Classic Blue”, annunciato qualche settimana fa. I critici hanno forse esagerato e hanno mancato il punto di questa scelta.
Stanno infatti analizzando il colore blu, ma non il messaggio che invia. Il blu ha un numero infinito di significati e di interpretazioni, ma c’è anche qualcosa di molto speciale in questo colore: è prevalente nel cielo, ma ce n’è ben poco nel mondo naturale. Forse è questo il motivo per cui il blu tradizionalmente significava veleno, sia nel cibo e che nelle bevande; serviva per avvisare le persone del fatto che in quel colore c’era qualcosa di innaturale (chissà se gli hipster prevedevano questa tendenza quando hanno lanciato la moda di inserire il color blue nei cappuccini e nel caffelatte).
Come osserva Greg Rowland, semiotico di fama mondiale, “il blu è qualcosa di estremamente comune se alziamo lo sguardo al cielo, ma estremamente raro se guardiamo altrove ed è uno dei motivi per cui gli occhi blu sono valorizzati nella cultura occidentale”.
“Se vediamo il rosso – continua Rowland – sappiamo che qualcuno è nei guai o è arrabbiato con noi. Se vediamo il giallo sappiamo che probabilmente possiamo mangiare qualunque cosa sia. Se vediamo il verde, è probabile che ci sia una pianta coinvolta. Ma il blu non lascia alcuna prova, manca di una casa fisica o naturale, il che significa che è adatto a descrivere l’astratto, come una visione o una tecnologia.”
Ed è per questo che il colore del 2020 Classic Blue, Pantone 19-4052, cattura perfettamente il periodo storico in cui viviamo e dove stiamo andando. Siamo ad un crocevia… politico, ambientale e sociale e stiamo cercando di dargli culturalmente un senso. “Classic Blue” raffigura la tensione nell’atto di equilibrio tra la visione tecnologica e la sostenibilità ambientale, tra l’utopia e la realtà.
“Il blu parla di astrazione, che si adatta ugualmente a legislatori e poeti. Puoi guardare i cieli e sognare la tua auto (espressione hippy, nda), ma allo stesso modo è il colore delle uniformi, degli ordini dei giudici e dei governatori vestiti di blu”, dice Rowland.
Il colore del 2020 non è solo un blu, è un blu classico. Entrambe le parole, entrambe le idee, contano. Nel riunire questi poli in un unico colore Pantone, forse possiamo anche unire l’opinione generale, così confusa e distaccata. Forse è la sottile connessione di due idee intorno al progresso e alla sostenibilità, alla libertà individuale e comunitaria, al diritto di sognare ma anche di rispettare i doveri.
Il blu classico, se lo usiamo bene, dovrebbe ricordare alle persone l’importanza del progetto a lungo termine per garantire che siamo tutti innovatori, visionari e responsabili. Dovremmo applaudire Pantone e suggerire che il blu classico non sia solo un colore per il 2020, ma anche per l’intero, difficile, decennio a venire.
Questa ricorrenza di Pantone di decretare quello che sarà il colore dell'anno è sicuramente utile per creare un piano di social media per aziende e migliorare immagine della propria azienda sul web.
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